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Minipersonali
dei pittori delle Arti Figurative
Dal 6 al 19 ottobre 2017
 

   

Anche quest'anno siamo ospitati un una sede prestigiosa, ricca di storia e di fascino.
In queste sale sono transitati i migliori artisti di tutto il territorio piemontese ed anche numerosi statisti, tra cui Massimo D'Azeglio ed il Conte Camillo Benso di Cavour.

   


A R T I S T I

Giuseppe ArizzioIngrid BarthDonata MagarioVainer CavazzoniAlfredo NegroRenzo MussoGiovanni Piasenti

Giuseppe Arizzio

Nasce a Torino, frequenta scuola Arti Grafiche A. Fontanesi e Liceo Artistico G. Cairoli.
Allievo dei professori Mario Calandri e Giacomo Soffiantino.
Dopo lungo periodo di inattività artistica, nel 2003 si iscrive ai corsi Cedas di disegno e composizione pittorica con i docenti Pippo Ciarlo, Sandro Lobalzo e Giulia Gallo.
Partecipa a numerose collettive con le Associazioni Cedas, Il Cavalletto, Galleria Arte Città Amica. Manifestazioni in Valle Susa curate da M.A. Claretto. 
Personali in Torino, Caluso, Vische, Piverone.
Attualmente lavora con tecnica a pastello secco senza tralasciare altre forme pittoriche

Ingrid Barth

Nata a Vienna in Austria, residente da molti anni a Pino Torinese.
Acquerellista e incisore, è allieva di Sandro Lobalzo.
Ha frequentato i Corsi liberi del Nudo presso l’Accademia Albertina di Torino con Ermanno Barovero e Franco Fanelli e i corsi presso il Liceo Artistico di Torino.
Ha frequentato i corsi internazionali d’incisione ad Urbino.
Lavora nello studio di Francesco Barocco.
Insegna acquerello all’UNI3 di Pino Torinese. Dal 1995 e’ presente in mostre collettive, personali, premi e concorsi.
Inoltre ha pubblicato due libri, la sua biografia “Una bambina nella seconda guerra mondiale” e “La pantera rosa e altri racconti” nel quale sono inseriti come illustrazioni, le sue incisioni.
Ha anche partecipato con un racconto al libro “Chieri,Freisa e Rubatà”.
E’ socia del Senso del Segno e della TeArt di Torino.

Vainer Cavazzoni

Nato a Novi di Modena (MO) con studio a Torino ed Asti.
La madre Aldrovandi Euticchia e' stata una molto amata ed apprezzata pittrice naif della bassa reggiana. 
Si è perfezionato nelle tecniche calcografiche e contemporaneamente dipinge ad olio su tela.
E' stato allievo del prof. Giorgio Roggino e della pittrice Adelma Mapelli.
Ha esposto in diverse gallerie del Piemonte, alla Biblioteca Nazionale e con una minipersonale al Piemonte Artistico Culturale.
Ha partecipato alla biennale di incisione di Acqui, al premio "Mario Soldati" classificatosi finalista.
Premiato alla biennale di pittura di Trivero e premio speciale della giuria Citta' di Collegno.
Ha esposto tra gli altri ad Arte Città Amica, al museo della marionetta di Grugliasco e alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, di cui e' socio.

Yulia Korneva

Nasce a Mosca (Russia).
Compie gli studi presso la scuola UVK 1828 Saburovo (Mosca).
Nel 2003 si laurea con lode in economia e commercio.
Vive e lavora a Torino.
Autodidatta, inizia a dipingere molto presto.
Durante gli studi universitari continua il suo impegno artistico, ma la prima personale risale al 2004.
Durante l'impegno universitario in Russia si è dedicata alla grafica pubblicitaria.
Nel 2000 ha creato una copertina del libro di poesie di Nadezda Korneva "Agosto" (Mosca; Russia).
Appassionata da sempre della pittura figurativa, in particolare del surrealismo: affascinata da Salvador Dalì e in certi risvolti sognanti da Paul Delvaux.  
Le sue opere si trovano in collezioni private in Russia, Italia, UK, USA, Ucraina

Donata Magario

Nata a Torino dove vive e lavora.
Fin da piccola manifesta attitudine al disegno per cui viene iscritta  alla Civica Scuola d'Arte Ceramica di Torino (non più  esistente).
Successivamente frequenta il neonato Istituto Statale d'Arte (attuale Liceo Passoni) in cui emergono le figure di Italo Cremona e Mario Giansone.
Opera  poi nel campo della grafica come bozzettista presso una industria cartotecnica.
Da molti anni è  allieva dei pittori A. M. Palumbo, Gianna della Pia Casa e G. Cravanzola.
Partecipa a corsi di nudo presso l'associazione Amici dell'Arte, a corsi di acquerello e ritratto dell'Uni 3.
Espone da anni in mostre collettive presso biblioteche e altri spazi pubblici organizzate da alcune associazioni a cui aderisce.

Renzo Musso

Nato a Morbello (AL) vive e lavora a Torino.
Inizia la sua attività artistica con il fumetto ed il disegno umoristico, partecipando a diverse rassegne del settore ottenendo riconoscimenti importanti tra i quali il primo premio “Marengo d’oro” al concorso “Ridere sotto il tasso” di Cavandone (VB).
Dopo un periodo di inattività artistica, si avvicina alla pittura ad acquerello seguendo i corsi prima della pittrice Lia Laterza e successivamente facendo parte del gruppo artistico CEDAS, con la docente Piera Luisolo.
Ha partecipato a diverse manifestazioni collezionando vari premi ed è orientato tendenzialmente verso il ritratto.

Alfredo Negro

Alfredo Negro è nato a Ciriè il 9 giugno del 1944.
Allievo fin dagli anni ’60 del maestro Francesco Tabusso e dal 1969 del pittore Sergio Manfredi di Torino. Socio del gruppo pittori CEDAS fin dal 1964, del Circolo degli Artisti e del Cenacolo di Torino dal 1974, della Promotrice delle Belle Arti di Torino dal 2006, del Piemonte Artistico dal 2012.
Pittore figurativo, pratica le tecniche della pittura ad olio, acquerello, pastello e vari tipi di grafica compresa non ultimo l’incisione che ha appreso da Domenico Beninati dal 2012. Fin dal 1965 espone in numerosissime mostre collettive ad invito ed ha al suo attivo ad oggi ben 18 mostre personali a tema. Sue opere sono presenti in collezioni private a Londra, Detroit, Boston, Milano, Venezia, Roma, Genova e in altre città Italiane.
Personaggio poliedrico, si dedica anche all’organizzazione di mostre temporanee con gli amici pittori ed all’ideazione di scenografie teatrali.
e crepe a consacrare il trascorrere del tempo, che fuggono verso il vuoto. Figure misteriose … i “biscotti” … testimonianze di un irrisolto enigma, dell’inconscio, del mistero.

Gianni Piasenti

Ha trascorso i primi 35 anni di vita in Alto Adige (Bressanone - BZ) dove, a circa dieci anni ha iniziato ad abbozzare i primi paesaggi montani con pochi colori ad olio.
Nel 1975, per motivi di lavoro, si è trasferito a Torino dove ha avuto l'opportunità di sviluppare la propria passione, affinando il proprio stile e sperimentando altre tecniche quali la tempera, l'acrilico e l'incisione.
Con il pensionamento si è aperto un nuovo capitolo dedicato all'acquerello, che al momento è la tecnica preferita dall'artista.
Alla esperienza paesaggistica si è aggiunta, negli ultimi anni, una vera passione per la raffigurazione dei cavalli, che con le loro corse al galoppo e la suggestione del loro movimento, sembrano ispirare le migliore opere di recente creazione.
C o m m e n t i
Gian Giorgio Massara Angelo Mistrangelo
PRESENZE D' AUTUNNO I VOLTI E LA NATURA
Nella prestigiosa sede del Circolo degli Artisti s'inaugura la mostra che vede le presenze di otto pittori e pittrici dei Cedas; ultima manifestazione per il 2017.

Renzo Musso predilige oggi dipingere con la tecnica dell'acquerello, ma in passato ha riscosso ottimi successi nel campo dell' Umorismo. Le opere in mostra abbracciano vari soggetti, dal saldo e convincente ritratto di Andy Warhol a un lavoro di carattere naturalistico di recente esposto al concorso Estemporaneo di Rea. Due vedute sono particolarmente interessanti: la facciata di uno storico palazzo torinese vista di scorcio e il bel santuario di Vicoforte lieve nell'impostazione architettonica e toccato appena dal colore.

Anche Donata Magario s'affida talvolta al ritratto; tale è il caso dell'opera Maurizio, veritiera immagine giocata sugli effetti di luce. Allieva di importanti maestri quali Mario Giansone e Anna Maria Palumbo, ama oggi osservare la natura per tradurla quindi in sensibili acquerelli; infatti un Cestino di primizie diviene prezioso, il davanzale di una finestra si arricchisce per la presenza di un vaso di Ibisco mentre un "collage" di verdure propone in modo simpatico altrettanti momenti rubati all'orto sotto casa.

Vivace è la tavolozza di Piasenti, autore appassionato di tecniche incisorie che ama dedicarsi altresì all'acquerello; i suoi dipinti sono caratteristici poichè dal mondo di Marrakech allietato dal suono dei tamburelli, l'autore si sofferma - per un istante - sul gesto del trombettista Paolo Fresu nel corso di un concerto. Però è il movimento dei cavalli al galoppo a catturare l'attenzione e la mano di Piasenti che presenta in mostra due valide opere nelle quali lo sforzo per raggiungere il traguardo ippico è portato allo spasimo.

Ingrid Barth desidera approfondire sempre più le tecniche pittoriche seguendo alcuni maestri torinesi e frequentando i Corsi Internazionali di Urbino. Autore anche di pubblicazioni che lei stessa illustra, è presente all'attuale Rassegna con un silente paesaggio invernale del Po, l'impressione della nebbia sulla collina torinese, l'antica facciata di un'abitazione e un Campo fiorito appena ravvivato dal colore , opere che testimoniano le qualità di una pittrice ripetutamente presente in Concorsi e incontri d'arte. Un suo bosco autunnale si traduce infine in poesia: la Barth crea in quest'opera effetti di luce fra i tronchi possenti e i rami disegnati nello spazio.

Una mostra che, ne siamo certi, riscuoterà un buon successo.
L’incontro con gli artisti della Sezione Arti Figurative CEDAS rappresenta un’occasione per cogliere gli aspetti del loro impegno nel campo della pittura, per entrare in contatto con figure, paesaggi, nature morte che emergono dalle opere mediante la luminosa trama del colore.

Ancora una volta si nota l’attenzione per l’ambiente, la misurata impostazione dei soggetti, la rasserenante lettura e definizione di un limpido naturalismo.

E in tale angolazione, si snoda un discorso che propone la sequenza delle immagini di Giuseppe Arizzio con la delicata interpretazione di «Rose», realizzata con il pastello secco, e prosegue con le calibrate composizioni «Barattoli» e «Salsiera e tazzina» che mettono in evidenza la sua tipica visione del vero. Dopo aver frequentato i corsi di Pippo Ciarlo, Giulia Gallo e Sandro Lobalzo, Arizzio consegna al tempo una serie di pregevoli dipinti caratterizzati da una poetica risoluzione della raffigurazione.

Una raffigurazione che Vainer Cavazzoni affida a un «corpus» di incisioni, eseguite con la tecnica dell’acquaforte e acquatinta, che rivelano una personale ricerca capace di unire una storica locomotiva a un lirico «Scaldaletto».
Il tutto viene espresso secondo le cadenze di un interiore racconto, di una nitida descrizione delle immagini: da «Artisti di strada» al «Torchietto». Incisioni che, a tratti, ricordano l’impostazione del suo maestro Giorgio Roggino, per la semplicità di un’esecuzione resa con un segno controllato.

Affascinata da Salvador Dalì e Paul Delvaux, Yulia Korneva propone opere realizzate con una pittura particolarmente efficace. E così il ritratto della pittrice Piera Luisolo prende forma utilizzando caffè su carta grezza, mentre per comporre «Fiori d’arancio» ha impiegato il succo di melograno e mirtilli su carta.
Vi è, quindi, nell’artista di origine russa l’interesse per una ben precisa figurazione, per una piacevole definizione del soggetto, per gli aspetti di una realtà trasmessa attraverso volti ed espressioni che, di volta in volta, si «scoprono».

Alfredo Negro, infine, rinnova il tessuto urbano di una Torino contrassegnata dal fascino delle giornate invernali al Valentino e dal mercato di Porta Palazzo imbiancato dalla neve. E dal Ponte Umberto I alla Fontana dei mesi eseguita a pastello, si coglie quella sensibilità che gli permette di fissare una suggestiva veduta del Duomo con la piazza deserta, i palazzi sullo sfondo e gli aspetti di una città avvolta da una rarefatta atmosfera. Monumenti, scorci del Po, bancarelle, costituiscono alcuni dei momenti della sua puntuale grafica.
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