Arti Figurative Torna al menu


 

Uno sguardo di oggi sugli avvenimenti di ieri
Dal 12 dicembre 2011 al 13 gennaio 2012
Mostra degli artisti delle Arti Figurative
Presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico
del Consiglio Regionale del Piemonte
C.so Stati Uniti, 23 -Torino
 
   

I PITTORI DELLE ARTI FIGURATIVE PER L’UNITA’ D’ITALIA

C_D_S è un’Associazione quasi centenaria poiché è nata all’inizio del Secolo scorso per promuovere e favorire l’esercizio delle attività sportive dei dipendenti di una grande industria automobilistica. Successivamente, ha dato vita anche alle Sezioni Culturali, tra queste quella delle Arti Figurative, che, dopo un debutto come semplice laboratorio artistico, non tardava a trasformarsi in una vera e propria scuola d’arte, meritandosi gratificanti giudizi da parte dei critici, sia per quanto concerne il prestigio dei corsi, sia per i lusinghieri risultati conseguiti dagli allievi.
Il Presidente del Centro Culturale - Maria Teresa Fissore

Nel quadro delle iniziative intraprese dalle Arti Figurative per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, come Referente dell’Azienda in seno all’Associazione, ho approvato fin dal nascere il progetto della Mostra proposta alla Presidenza dal Delegato delle Arti Figurative, e supportata dall’Associazione Culturale Elec-To, che ringrazio a nome di tutti i Soci.
Da tale proficua sinergia, la riconoscenza va soprattutto alla Regione per averci messo a disposizione la prestigiosa Sede di Corso Stati Uniti, location che conferisce ulteriore lustro alle Arti Figurative e il riconoscimento di un altissimo livello artistico.
Il Segretario Generale - Mario Dalmasso

La Mostra è una testimonianza di come i pittori Arti Figurative abbiano saputo riportare sulle tele eventi storici, trasformazioni geografiche, industriali e culturali che hanno cambiato Torino e il suo hinterland durante il percorso tra i più significativi episodi dell’unificazione fino a giungere alla realtà di oggi. Un omaggio che la nostra Sezione - nel nome dell’Azienda rappresentata - offre alla Città, alla Provincia e alla Regione in omaggio al territorio che è stato primario protagonista dell’Unità d’Italia.
Il Delegato delle Arti figurative - Pietro Giorgio Viotto


--oooOooo---
ELENCO ARTISTI PRESENTI

Arizzio Giuseppe, Barth Ingrid, Bulgaro Carmina, Caricchi Barbara, Convertini Denis, De Stefano Michele, Finetti Silvia, Franco Adriano, Gianguzzo Anna Maria, Iacoviello Giusy, Korneva Yulia, Lisardi Mauro, Napoli Giuseppina, Negro Alfredo, Pasta Loretta, Privileggi Michele, Prosio Giuseppina, Roullet Mirella, Saglietto Eliana,, Saroglia Mara, Scotellaro Rita, Zacà Giangiorgio, Zennaro Mara


P E R   C E L E B R A R E   L ' I T A L I A   U N I T A
a cura di
Gian Giorgio Massara Angelo Mistrangelo

TORINO 150
In due diverse momenti la Regione Piemonte ha concesso le proprie sale affinché gli artisti delle Arti Figurative potessero esporre le opere realizzate in occasione delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.
Fra molti dipinti presentati dai Soci, ne sono stati scelti poco più di venti per la mostra di Via Arsenale, legati tutti ai personaggi, ai luoghi, ai simboli di un mondo pre-unitario oppure celebrativo.
Denis Convertini - in una complessa composizione - trascrive una lettera di Giuseppe Mazzini, ponendo anche il tricolore sabaudo, alcuni personaggi della storia ed una delicata interpretazione di monumenti.
Assai più complessa l’opera di Carmina Bulgaro ottenuta con varie tecniche, proiettata tra passato e presente, contraddistinta da memorie storiche: cioè la testata del Risorgimento, un vessillo offerto quasi al visitatore, immagini femminili di donne che hanno concorso allo scorrere della storia.
Mara Zennaro - accanto all’immagine del Re Galantuomo – pone scie di luce e un paesaggio che s’avvicina al mistero, mentre Franco Adriano costruisce una Torre di carte ove compaiono i protagonisti che maggiormente hanno segnato il corso della storia, compresa la bella Nicchia di Castiglione che nell’arco di poche ore conquista l’imperatore dei francesi.
La figura dipinta da Mara Saroglia occupa tutta quanta la superficie del supporto, contornata da un profilo composto dai colori della bandiera nazionale; elegante e d’altri tempi, la sorridente immagine testimonia un segno di speranza. E in una cornice tricolore sono altresì accolte le numerose e anonime figure che camminano verso il futuro ideate da Giuseppe Arizzio: un comune intento da parte di un popolo che s’è appena costituito.
L’Italia nella sua forma e nei suoi colori è considerata da Barbara Caricchi e da Mauro Lisardi; nel primo caso l’immagine di alcuni protagonisti s’adagia nei pressi di Roma, mentre Lisardi “rattoppa” le parti di un tricolore attorno al quale s’affacciano vari personaggi risorgimentali.
Delicata l’opera di Giuseppina Prosio che, alla finestra di una semplice abitazione, pone una bandierina appoggiata in un vaso fiorito, mentre Ingrid Barth, di fronte alla monumentale facciata di Porta Nuova sulla quale sventola una bandiera con lo stemma sabaudo, pone una serie di scuri personaggi, carabinieri in alta uniforme ed un cannone ippotrainato. Giangiorgio Zacà felicemente crea tasselli – ora monocromi, ora colorati – ispirandosi ai due treni esposti attualmente di fronte alle OGR (Officine Grandi Riparazioni) in occasione di una mostra celebrativa, isolando altresì la Mole Antonelliana ancor priva del “collare” tricolore ed una grande e chiaroscurata arcata.
Precisa tecnicamente l’opera di Giusy Iacoviello che pone al centro della propria composizione il volume Storia di Torino abbandonandovi accanto pennelli e tubetti di colore nonché il simbolo della Mole in lucente cristallo, iterato nell’ombra che s’allunga in uno spazio indefinito.
Anche lo scultore Michele Privileggi – del quale si sottolinea la significativa carriera – ha accolto l’invito rivolto dai Arti Figurative presentando una composizione articolata e giocata fra i neri che formano una quinta, gli oggetti scolpiti e simbolicamente intesi, uno sciabolio di luci composte con accorto segno.
E’ questo l’ultimo appuntamento del 2011, anno testimoniato da importanti rassegne ed incontri estemporanei; piace sottolineare come molti pittori Arti Figurative che da anni sottopongono al nostro giudizio le proprie opere, costantemente espongano in occasione di importanti rassegne, ottenendo premi nei concorsi di pittura di carattere nazionale; siano infine in grado di affrontare giurie a loro sconosciute.

Gian Giorgio Massara



IL TEMPO DELLA STORIA
La straordinaria stagione legata alle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, si chiude con alcune rassegne che raccontano la storia, l'evoluzione, la società di questo Paese ricco di testimonianze artistiche e culturali.
Carlo Bossoli e Thetar Van Elven ci hanno lasciato imponenti scene di battaglia, mentre Massimo d’Azeglio – allorché realizza le litografie per la Sacra di San Michele – valorizzando il monumento, lo dedica agli “italiani”.
Molti gli scultori che celebrano i bersaglieri – dal Cassano in via Cernaia alle sagome di Assetto – i Carabinieri “soldati della guerra e della pace” (Rubino), i grandi personaggi, da Vittorio Emanuele II a Garibaldi, da Carlo Alberto al duca Ferdinando che il Balzico immortala in Piazza Solferino. Un susseguirsi dunque di nomi di prestigio, pittori e scultori che hanno voluto con la propria opera testimoniare il significato e la grandezza dell’Unità d’Italia.
Per l'appuntamento all'URP è stato invitato un gruppo di pittori delle Arti Figurative, che con le loro opere hanno composto i capitoli di un racconto intorno ai personaggi, agli eventi e al fascino del tricolore.
Lungo questo suggestivo percorso s'incontra il realistico e intenso barbone rappresentato da Michele De Stefano nel quadro «Miseria e nobiltà», i meditati personaggi simbolo dell'Unità dipinti da Silvia Finetti e, in sintesi, i palazzi storici e le finestre con i panni stesi descritti con misura da Anna Maria Gianguzzo.
Yulia Korneva ha delineato con sicurezza e armonia le figure di donna e Giuseppina Napoli affida all'acquarello i momenti storici della nascita dello sport femminile a Torino, mentre Alfredo Negro ha ripreso con poesia il monumento dedicato a Re Vittorio Emanuele II sotto la neve e Loretta Pasta, in particolare, ha realizzato una bandiera appoggiata sul davanzale di una finestra al riparo dalla pioggia. Mirella Roullet riscrive con il suo giocattolo, come in un racconto, l'immagine del tamburino sardo e Eliana Saglietto ha fissato nello spazio atmosferico sopra la città grandi occhi che guardano al futuro e, infine, Rita Scotellaro suggerisce la creazione di una Unità d'Italia con una ideala raffigurazione delle «Zagare al Nord e stelle alpine al Sud».
L'appuntamento, quindi, travalica la raffigurazione dei luoghi e delle personalità, che hanno scritto le pagine di un'avventura che ci appartiene indissolubilmente, per comunicare con il segno e il colore i capitoli della storia d'Italia.

Angelo Mistrangelo