Domenico Beninati
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Inizia a dipingere negli anni 50 e dal 1970 fa parte della sezione Arti Figurative del CEDAS.
Dal 79 è presente nelle mostre della promotrice delle Belle Arti ed espone altresì in tutto il territorio nazionale,con mostre e manifestazioni: fra tutte ricordiamo quelle del museo Garelli di Beinasco e quelle di Castellamare del Golfo.
Ha inoltre frequentato presso l'accademia Albertina, i corsi di incisione sotto la guida di Franco Fanelli e di Ermanno Barovero.
È un osservatore attendo del mondo circostante e sa cogliere nelle atmosfere, i punti focali che successivamente trasmette sulle lastre di rame o di zinco per farne emergere con l'incisione i tratti significativi.
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Carla Bovi |
Nata a Torino, dove vive e lavora, ha frequentato nel tempo corsi di disegno e pittura e la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dedicandosi specialmente alla calcografia, e ricercando sempre un percorso di pensiero che, come un filo conduttore, unisca i concetti e le sensazioni che desidera esprimere e trasmettere.
Lavora e stampa nel suo studio, ha partecipato a concorsi e mostre a livello nazionale, frequenta gallerie e associazioni di grafica: l’ultima sua mostra personale è dello scorso mese di gennaio, presso la Biblioteca Ginzburg di Torino, con la presentazione di Gian Giorgio Massara.
Un settore particolare della sua attività è la elaborazione di opere su carta riciclata dalla stessa Artista che ha realizzato un processo di lavoro per carta a mano, e quindi con tutte le caratteristiche di originalità e unicità del supporto.
Su questa carta l’Artista realizza libri d’artista, opere con tecniche miste, tra cui anche la calcografia, e con inserimenti polimaterici.
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Donato De Ieso |
Nasce a Pago Veiano ( BN )
Il vero inizio pittorico si attua nel 1968 allorquando esegue il suo primo lavoro su carta rivisitando un'illustrazione tratta da un libro.
Trasferitosi nel capoluogo Piemontese, ove lo attendono nuove realtà frequenta due corsi preparatori sotto la guida del prof. Guietti ed il prof. Pacini per poi seguire le orme del pittore Bartolomeo Delpero.
Donato De Iseo nasce pittore figurativo per scelta a tendenza impressionista, per poi indirizzarsi nel nuovo millennio verso nuove composizioni di paesaggio frammentato e ricomposto secondo gusti molto personali.
Il passo successivo è stato quello informale, che secondo l'artista deve comunque contenere una chiave di lettura, per far sì che arrivi il messaggio che l' artista ritiene opportuno.
Esordisce con la sua prima personale nel palazzo comunale di Pago Veiano cui ne seguiranno altre ad Orbassano, Lodi, Chieri, Volvera, Giaveno, La Morra , Barbaresco, Torino, Cremona, Taormina.
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Marianne Freiesleben
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Nata ad Aarhus ( Danimarca ), vive ed opera a Torino.
Si accosta alla pittura in modo autodidattico fino al 2011 quando inizia la frequenza dei corsi A.L.A., presso il 1° Liceo Artistico di Torino, e tenuti per la tecnica dell'acquerello dal maestro Sandro Lobalzo.
Fa parte del Circolo Artistico Mario Ferrari di Acqui Terme dove è presente alle mostre sociali.
Iscritta alla Sezione Arti Figurative CEDAS - FIAT, dalla mostra sociale 2015, viene selezionata dai critici Massara e Mistrangelo per la Minipersonale presso il Circolo degli Artisti di Torino
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Claudio Guasti
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Nasce a Torino nel 1970, dove vive ed opera.
Diplomato presso l'Istituto Magistrale "Arti e Mestieri G.B. La Salle", ha frequentato senza portare a termine la Facoltà di Lettere e Filosofia.
Si forma alla pittura negli studi della pittrice Clotilde Magnani e del professor Antonio Bertone.
Ha esposto cinque opere presso il museo “Casa de Arte” a Lanzarote nelle Canarie e dal 2009 ha partecipato a mostre itineranti sul territorio cinese.
Partecipa alla mostra collettiva in Egitto: “Piemonte in Egitto”. ed alla rassegna:"Alberi d'Artista" a Pallanza (Verbania), realizzando un'installazione in cartapesta, composta da un libro dipinto e da 65 farfalle.
Nel 2011 realizza un'opera per il "Muro degli Artisti" della città di Albenga; successivamente viene nuovamente invitato a presentare un'altra installazione per questa manifestazione e questa volta la sua ricerca verte sul linguaggio dalle origini ai giorni nostri. Con oltre 170 tasselli dipinti, allestisce il suo albero intitolato:"L'Albero di Babele".
Dal 2003 è socio del Piemonte Artistico Culturale e della Promotrice delle Belle Arti di Torino
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Sara Li Gregni
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Nasce a Ciriè dove vive e lavora.
Prende la maturità artistica a Torino e si trasferisce a Firenze dove studia all’Istituto per l’Arte e il Restauro “Palazzo Spinelli”, con specializzazione in restauro di affreschi e pitture murali.
Tornata a Torino nel 2004, inizia a lavorare con diverse ditte che si occupano di conservazione di opere d'arte, partecipando, tra gli altri, ai cantieri di Palazzo Madama e Palazzo Reale.
Parallelamente coltiva la passione per il disegno e l'acquerello, tecniche che sta perfezionando grazie alle lezioni con i maestri Marco Piva e Piera Luisolo
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Immacolata Martina
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Nasce a San Donato di Lecce; ha vissuto prima a Spoleto e poi a Taranto; da qui, dopo aver conseguito la laurea presso l’Università degli Studi di Bari, si è trasferita a Torino dove tuttora vive.
Da sempre ha manifestato interesse per le diverse forme artistiche, in particolare per la pittura e per la musica. Tra le varie tecniche pittoriche ha scelto di sperimentare l’acquerello frequentando i corsi del Prof. Sandro Lobalzo.
E’ stata attratta da questa tecnica per la delicatezza e l’immediatezza espressiva: l’acquerello, attraverso giochi di luci e ombre, le consente di rappresentare e trasmettere emozioni forti e dare una rappresentazione poetica, quasi onirica, del mondo circostante.
Ha partecipato a diverse mostre collettive; nel 2014 ha ottenuto il premio ”Le colline di Pavese” per l’acquerello “Tramonto in collina”.
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Laura Rodino
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Nasce a Torino dove attualmente vive.
Formatasi con studi matematici/informatici svolge la propria attività lavorativa da 25 anni in Magneti Marelli in ambito informatico.
Fin dall'età giovanile sviluppa un particolare interesse verso la pittura ed il disegno, passione incoraggiata dal docente di arte al liceo e segue in quel periodo per parecchi anni lezioni di pittura su ceramica.
Ripone pennelli e matite per parecchi anni fino a che nel 2009 si iscrive al gruppo arti figurative del CEDAS e inizia a frequentare i corsi di Trompe l'oeil e di Arte Contemporanea.
Nel 2012 si approccia per la prima volta alla tecnica della pittura ad olio sotto la guida del professor Alex Ognianoff di cui continua a seguire i corsi e gli insegnamenti.
Ha partecipato alle collettive Cedas presso Arte Città Amica nel 2013, 2014 e 2015.
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C o m m e n t i
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Gian Giorgio Massara |
Angelo Mistrangelo |
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ARMONIE |
UN PERCORSO VERSO IL FANTASTICO |
I quattro nostri autori che espongono al Circolo
degli Artisti nutrono interessi che spaziano dal
figurativo ad un'astrazione popolata da dame e
vampiri.
Marianne Freiesleben alterna i propri interessi
fra la natia Danimarca - gelida sensazione dell'
Inverno - e il passaggio del Piemonte e della
Liguria. È così che prendono vita un Vicolo di
Avigliana e il bell'acquerello che fotografa la
realtà di Moncalieri dopo la pioggia, con
l'immagine del selciato ancora rilucente; anche
Bussana attrae Marianne in un dipinto nel quale
occhieggiano finestrelle ad arco.
Il mondo di Immacolata Martina accoglie
invece un paesaggio che, a sprazzi, illumina la
piana vercellese: una bella Risaia con la casa
abbandonata nella luce.
E di acque si parla altresì a proposito del Lago
Trasimeno, opera contraddistinta da una zona
di profondo blu, oppure ammirando l'urbano
profilo scuro confinante nel Mar Grande di
Taranto che appare sublimato dalla luce. Dal
figurativo la pittrice giunge a sintetizzare un
castello del Salento reso in forma quasi
metafisica.
Ricordiamo Donato De Ieso quale pittore
amante del figurativo e lo ritroviamo oggi autore
di una serie di opere essenzialmente giocate sul
colore; ed è invece la sensazione dello spazio a
circondare un grandioso scalone torinese visto
in ombra, dal quale emerge una sintetizzata
figura femminile. Il mondo magico si
materializza ne La notte dei Vampiri per
ritornare alla realtà con la visione di una notte
fonda illuminata da brevi zone cromatiche che
paiono rincorrersi sulla tela.
È Laura Rodino ad allietare le sale espositive
con una serie di fiori: grandi fiori campiti su
zone ora azzurro ora di pallido verde, oppure
composizioni poste al margine della tela.
Si tratta di diversi versioni di Gigli, significanti
anche solamente nel particolare, di suggestive
Rose di Natale d'un bianco spento che le
impreziosisce, oppure i Tulipani violacei
variamente distribuiti sulla tela. Infine il dipinto
Armonia cromatica testimonia l'amore che la
pittrice nutre nei confronti della natura che
trasforma in rinnovata realtà.
Gian
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L’esperienza artistica di Domenico Beninati,
Carla Bovi, Sara Li Gregni e Claudio Guasti
rappresenta una nuova occasione per
accostarsi all’impegno della Sezione Arti
Figurative del CEDAS Fiat, per entrare in
contatto con tecniche diverse e con la volontà di
trasmettere la visione e l’interpretazione del
proprio tempo.
Di Domenico Beninati, da sempre autore di
preziose pagine incise, si coglie il senso di una
nitida rappresentazione di Un altro Pinocchio,
degli scorci di un mercatino con la bancarella
dei giornali e una vecchia lampada a petrolio.
Fogli eseguiti con una perizia che gli permette
di fissare una raccolta di stampe d’epoca, di
delineare gli oggetti di una riscoperta
quotidianità.
Un ritrovamento archeologico o un raffinato
tondo costituiscono alcuni dei momenti della
ricerca di Carla Bovi, dell’impiego di carte del
tutto particolari che concorrono a valorizzare la
sequenza delle immagini. Affiorano dal fondo le
figure in rilievo di Un tocco di farfalla o un
azzurro gabbiano accostato a una ballerina, che
si muove elegante come Un volo nell’atmosfera.
Il segno di Sara Li Gregni si libera nello spazio
per costruire una raffigurazione che lega
l’Omaggio a Fattori alla delicata definizione del
ritratto di Petra, dove la linea scorre lieve e
immateriale. Una veduta del giardino di famiglia
ad Agrigento, ricco di lontane memorie e affetti,
una finestra e il tocco del colore evidenziano e
rivelano l’affresco di un percorso interiore.
Esponente della "Metasincronicità", Claudio
Guasti si esprime attraverso un determinante
rapporto con il mondo fantastico, con il mito di
Euterpe, musa della poesia, con cromatiche
composizioni in cui unisce simboliche rose,
conchiglie, farfalle in una visionaria narrazione.
E in La strana pera si avverte un dire risolto
secondo una meditata percezione della realtà e
del tempo.
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